La Libia e l'Italia

Fine agosto 2010 a Roma l'ultima visita del colonnello Gheddafi, la quarta in poco più di 1 anno.
Il ministro Frattini, a suo tempo ha affermato : «Al di là delle modalità e delle espressioni che usa il leader libico - ha sottolineato Frattini - ritengo che questa sia stata una visita che conferma il ruolo importante dell'Italia».
Sono passati 9 mesi e l'Italia, con lo stesso governo, ha dichiarato di voler bombardare la Libia.
Vorrei ricordare una parte del programma di allora : "Gheddafi e Berlusconi sono attesi all'inaugurazione di una mostra fotografica sulla storia della Libia all'Accademia libica. In serata il cuore dei festeggiamenti per l'anniversario del Trattato di Amicizia, alla caserma “Salvo D'Acquisto” di Tor di Quinto: i trenta cavalli berberi purosangue sono sbarcati in giornata con altri due voli speciali atterrati a Fiumicino e domani apriranno davanti ad oltre 800 invitati uno spettacolo equestre che sarà chiuso dalla figure del celeberrimo Carosello dei Carabinieri. Poi il premier offrirà al suo ospite l'Iftar, la cena che spezza il digiuno imposto ai musulmani dal mese di Ramadan. "
Mi sorge un dubbio nello stop del leghista Bossi, se questo atteggiamento fosse fatto di proposito per salvare da un lato l'economia e l'amicizia di Berlusconi nei confronti di Gheddafi, bloccando la proposta del premier italiano e dall'altro per rafforzare agli occhi dell'opinione pubblica l'alleanza governativa.
Italia - Libia (guerra o pace).

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