Ultima condanna a Fabrizio Corona, sarà ancora uno spot ?

Corona, tra il 13 aprile e il 15 giugno 2007, quando era in carcere a Milano, nell'ambito dell'inchiesta su "vallettopoli", si fece consegnare da un poliziotto penitenziario una macchina fotografica "usa e getta" per fare un servizio all'interno di San Vittore. Per questo incassò, secondo l'accusa, 20mila euro dalla vendita di quelle foto che vennero pubblicate su alcune riviste di gossip.
Questo episodio è costato a Fabrizio Corona 1 anno e 8 mesi con l'accusa di corruzione.


Io trovo assurdo che un condannato (mi riferisco alla prima condanna inflitta di 3 anni e 8 mesi di reclusione), possa, una volta uscito dal tribunale affermare "mi vergogno di essere italiano" e trovo altrettanto incredibile e contraddittorio il suo modo di agire e di parlare, perchè mi chiedo, ma come, prima il Sign Corona usa il sistema italiano per crearsi una immagine, fare denaro e utilizzare i mezzi di comunicazione più consoni alle sue esigenze e poi afferma di vergognarsi di essere italiano.
Vorrei ricordare lo scempio che è andato in onda durante una trasmissione mediaset (Matrix) che ha dedicato una intera puntata ad un uomo condannato.
Mi chiedo, perchè tutte le persone che sono in carcere, nei vari istituti di pena italiani, che hanno commesso gli stessi reati o simili del Sign Corona, non vengono reclamizzati, non viene data loro la possibilità di farsi pubblicità, di incrementare il loro patrimonio economico con "ospitate" televisive (ormai in mano ad un altro ex indagato Lele Mora)?
L'ultima notizia su fabrizio corona lo porta a voler insegnare presso una Università le materie economiche. Se questo sarà vero, cari professori e studenti, della vita non penso abbiate capito molto.
Allora è proprio vero che esiste un Italia di serie A ed un Italia di serie B.
Siamo in un paese strano e anarchico, dove le regole esistono, ma.......

Commenti

Post popolari in questo blog

"ma... diamoci del tu" di Enrico Brignano

Via Margutta

Le tele di Anna D'Elia in mostra presso la galleria d'arte Sacripante