Lo sciopero, come gestirlo ?
Ancora una volta lo sciopero nella capitale, che riguarda anche i macchinisti della metropolitana (Linea A e B (annullato)
L'articolo 40 della Costituzione Italiana : "Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano".
Gli scioperi che 2 volte al mese colpiscono la capitale non tengono conto, violando la costituzione.
Lo sciopero é un'astensione volontaria e collettiva dal lavoro. Uno strumento per assicurare ai lavoratori una forza contrattuale uguale a quella dei datori di lavoro. Fondato inizialmente sul principio della giustizia retributiva oggi lo é anche su quello della dignità del lavoro (condizioni lavorative, sicurezza ecc.).
Scioperando io mi privo di una parte della retribuzione ma nello stesso tempo privo il datore di lavoro della produzione e degli introiti relativi, una cui quota é destinata al profitto.
Lo sciopero non danneggia affatto il datore di lavoro che, direttamente o indirettamente, é una pubblica amministrazione. Succede anzi che il datore di lavoro in termini finanziari ci guadagna dal momento che gli introiti abituali - tutti i documenti di viaggio sono a "prezzo politico" di gran lunga inferiore al costo reale - non riscossi sono molto minori delle spese risparmiate (salari, carburante ecc.)!
Chi é colpito dallo sciopero é il cittadino, anzi le fasce più deboli, prive di altri mezzi di trasporto e non in condizioni di pagare mezzi alternativi, come ad esempio un taxi o il noleggio di un'auto.
Vorrei concludere questo mio articolo, invitando anche i parlamentari (destra, sinistra e centro) insieme ai vertici delle aziende di trasporto ad utilizzare per 1 settimana i mezzi pubblici (metropolitana e autobus) testando sulla loro pelle la difficoltà degli spostamenti, la mancanza di puntualità (solo degli autobus) nell'arrivo e nelle partenza dei bus alle fermate e anche i danni enormi che le migliaia di persone devono subire quando viene proclamato lo sciopero.
In ultimo mi piacerebbe sapere in tanti anni e tanti governi passati, perchè non è stata mai trovata una soluzione reale ma si debba nascondere e ricorrere allo sciopero.
L'articolo 40 della Costituzione Italiana : "Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano".
Gli scioperi che 2 volte al mese colpiscono la capitale non tengono conto, violando la costituzione.
Lo sciopero é un'astensione volontaria e collettiva dal lavoro. Uno strumento per assicurare ai lavoratori una forza contrattuale uguale a quella dei datori di lavoro. Fondato inizialmente sul principio della giustizia retributiva oggi lo é anche su quello della dignità del lavoro (condizioni lavorative, sicurezza ecc.).
Scioperando io mi privo di una parte della retribuzione ma nello stesso tempo privo il datore di lavoro della produzione e degli introiti relativi, una cui quota é destinata al profitto.
Lo sciopero non danneggia affatto il datore di lavoro che, direttamente o indirettamente, é una pubblica amministrazione. Succede anzi che il datore di lavoro in termini finanziari ci guadagna dal momento che gli introiti abituali - tutti i documenti di viaggio sono a "prezzo politico" di gran lunga inferiore al costo reale - non riscossi sono molto minori delle spese risparmiate (salari, carburante ecc.)!
Chi é colpito dallo sciopero é il cittadino, anzi le fasce più deboli, prive di altri mezzi di trasporto e non in condizioni di pagare mezzi alternativi, come ad esempio un taxi o il noleggio di un'auto.
Vorrei concludere questo mio articolo, invitando anche i parlamentari (destra, sinistra e centro) insieme ai vertici delle aziende di trasporto ad utilizzare per 1 settimana i mezzi pubblici (metropolitana e autobus) testando sulla loro pelle la difficoltà degli spostamenti, la mancanza di puntualità (solo degli autobus) nell'arrivo e nelle partenza dei bus alle fermate e anche i danni enormi che le migliaia di persone devono subire quando viene proclamato lo sciopero.
In ultimo mi piacerebbe sapere in tanti anni e tanti governi passati, perchè non è stata mai trovata una soluzione reale ma si debba nascondere e ricorrere allo sciopero.
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